venerdì 20 ottobre 2006
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Il modo tuo d'amare
è lasciare che io t'ami.
Il sì con cui ti abbandoni
è il silenzio.
I tuoi baci
sanno offrirmi le labbra
perché io le baci.
Mai parole, abbracci
mi diranno che sei esistita
che mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi;
tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,
per timore che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Perché non debba mai scoprire
con domande o carezze
l'immensa solitudine
d'essere solo ad amarti.
-Pedro Salinas-



commossa ai limiti dell'impossibile, tremore dell'anima che come una mantide s'è nutrita di un cuore che non c'è... una lettera dal nulla che non passa indifferente. Prepotenza di una libertà che danza sensuale sui profili di un destino inafferrabile. Nulla da capire, tutto tra le righe.
Tutto tra le righe.
Nessun'altra parola.
Grazie.
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giovedì 19 ottobre 2006
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batte la pioggia
come mani
sul tamburo del mondo
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venerdì 6 ottobre 2006
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notte... almeno stanotte...

se il cielo ci fodera e l'unica luce che approda sono faretti di stelle che s'insinuano curiosi tra le reti della grande coperta blu... se le nuvole si contraggono e volteggiano a comporre quel che noi ravvisiamo con ciò che resta di un'intorpidita creatività... se l'aria è fresca e c'è chi osserva casualmente il mio stesso punto affiancato da un'attraente seppur ingombrante solitudine...
se è bella, così bella da emanare un profumo che ci delizia e ci riteniamo un pò eroi con le cuffie che musicano scene astratte... se c'è chi si avvolge intensamente in un'altro caldo corpo con quell'espressione arguta e allettante, mentre un pianoforte suona note d'amore, ma anche no...
se il mare lontano sbatte le onde contro gli scogli a lavare via gli sbalzi della mente perchè ha perso, anche nell'assenza di regole... se c'è qualcosa d'inquietante che si rimescola nell'oscurità e nel propendersi nulla si percepisce... se nell'estro che hai di chiamare non c'è quel preciso stimolo per poterlo fare e desisti dall'idea...
solo un messaggio:

notte

almeno stanotte







...in un'unica città, grande quanto grande è ...
questo sguardo di speranza che ho di rivedere te...
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Questo è Massimo Gramellini
un grande:

"Quando avevo l'età dei ragazzini che guardano «La pupa e il secchione», la tv era un mondo adulto, dove si sbagliava da professionisti e alle domande rispondevano i secchioni, mica le pupe. Erano domande impervie: in quale giorno mese anno Dante iniziò a scrivere il terzo canto dell'Inferno? Il secchione cominciava a fare di sì con la testa, appoggiava le mani sulle cuffie a forma d'agnolotto e diceva al Mike Buongiorno di turno: me le ripete una alla volta? Quindi distillava le risposte esatte, facendoti sentire un verme. Si trattava di nozioni aride, contro cui si erano battuti i fratelli maggiori nel Sessantotto. Ma intanto il secchione le conosceva, tutte, mentre tu a stento eri in grado di distinguere una poesia di Dante da una di Petrarca: dando insicurezza al tuo sapere, il quiz ti spronava ad accrescerlo.

La tv del duemila è un mondo infantile, programmato per massaggiare l'autostima di bambini dai cinque ai novant'anni. I conduttori scandiscono le sillabe come se parlassero a una platea di poppanti e poiché la nuova regola è che ogni concorrente faccia solo quello che non sa, i secchioni sollevano pesi e le pupe rispondono ai quiz. Pensano che Dante sia un capo indiano, al massimo un olio d'oliva, e il ragazzino davanti al televisore freme di pietà e orgoglio: Dante è un poeta o qualcosa di simile. Comunque non un capo indiano, questo si sente rigorosamente di escluderlo. Osservando i finto-veri balbettii delle miss Ignoranza, il fanciullo viene colto da vertigini di beatitudine: ne so più io della tv, quindi che bisogno ho di saperne di più? Così comincia a saperne sempre di meno, fino a quando è pronto per il grande passo: attraversare il video e diventare un pupo anche lui."

(www.lastampa.it/cmstp/rubriche/rubricahome.asp)

Probabilmente è un reality che fa la differenza.
Probabilmente c'è del sublime nell'ignoranza di una pupa tanto da poter creare uno share in grado di reggere la messa in onda di un programma, in un tempo dove mediaset non lascia spazio nemmeno al primo vagito nel caso contrario.
Probabilmente c'è un dilemma di sottofondo che cattura il telespettatore, le bellone ci sono o ci fanno?
L'intelligenza si fa mostruosa, l'intelligenza ha un volto un pò sprecato... la bellezza inebria.
E' una bilancia truccata, ma a quanto pare va bene così.
Resta comunque trash... un trash adescante.

-Imparerò a dimenticare quel che ho studiato-
 
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