venerdì 20 aprile 2007
42 commenti

E ti osservo.
E ti guardo.
Rido e mi scompiglio.
E' come guardare un film.
No che non esistono regole, che vuol dire convenzione? Un calcio al buio, mi siedo sullo schienale.
Sto al contrario, sì, perchè mi va e perchè la vita non è là sul palco amore.
No.
La vita è in platea, dove stai seduto tu.
Sul palco ballano maschere, sullo schermo c'è finzione... finzione che sorride dietro una pellicola che cattura la scenografia e l'aria di un ventilatore gigante a costruire il vento tra i capelli.
Il copione della vita qualcuno forse lo detta, qualcuno forse lo conosce e crede di leggercelo dalle mani. Il copione della vita l'ha scritto un re che non compare, un re che non mi ritrovo camminando per questi giorni. Sempre più arresa, sempre più debole la presa sul foglio dei riti. E cade nella sua leggerezza ma il suo rimbombo è forte. Musica d'organo. Ancora palco, sempre palco e vado convincendomene.
Ho percorso dei sentieri sulle alture della fede senza nulla in cambio, ma forse ho solo sprangato il cuore. Forse è solo che non è tempo, non vogliatemene.
Perchè... ho i miei perchè ed è ancora presto... per potermi pronunciare o anche solo pensare.
Uno sguardo al palco dove c'è chi recita anche nei sentimenti.
Mi volto. Con raccapriccio.
Non me l'aspettavo da lui e io la stringo di più.
Preferisco la folla, preferisco errare, preferisco soffrire. Preferisco attraversare questa strada spettinata, prendere spallate ed incrociare lo sguardo invadente anche di chi non vorrei. E lascio rimbalzare una monetina a chi non ha niente e do una mano a chi non riesce a remare controcorrente.
Resto al contrario. Non spengo l'audio, ascolto, tollero e amalgamo i pensieri a costruirmi la mia ragione.
Resto sul ponte ad osservare il fiume. Resto a metà tra le due sponde, ma solo per un pò. Perchè poi si decide, non si resta indifferenti.
Ma resto, che resto a guardarti perchè affascini.
Perchè questo lo sto pensando per farlo leggere a te, che non reggi il mio sguardo.
E ti osservo.
E mi sconvolgo.
E poi rido e me ne vado.
Troppi sogni, ma in realtà, dov'è che vado?



E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
-tiziano ferro-

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martedì 3 aprile 2007
42 commenti
spegni
questo assurdo fuoco
e sfiorami nell'aria
senti
come scorre il fiume
soffio di vita
osserva
il mistero della nebbia
ritirare la mia sagoma
prendimi
essenza di natura
vetro di pioggia
graffia
distruggi la paura
vendimi al nemico
mordi
le corde tra le mani
strisciami di cielo
desidera
l'emozione che va
sei fiore tra le dita
respira
lo sguardo che scruta
non ci basterà mai
stringi
non dare spazio al cuore
nel profumo dell'amore
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