mercoledì 31 ottobre 2007
12 commenti


erano giorni senza tempo
con gli occhi sotto le fessure
quando gli spiragli
sul mio deserto
bastavano a dissetarmi


...quell'attimo ancora...



dita sui confini
luceombra sull'asfalto
ora sbando confusa
sul ballo del silenzio
che il vento rifrange


...per un attimo ancora...



stringo le spalle
dietro un fumo di parole
e i nebbiosi pensieri
sono foschia che contorna
la mia sfaldabile nudità


...solo un attimo ancora...



espirerò con forza
il grido d'aria
e sarà rivoluzione
nelle carte sparse per la via
sulla cenere della mia corsia


i ritagli di luna
tra i miei occhi stanchi
si mescolano mentre piove
nelle pozzanghere dell'anima,
punti e gocce come piedi
che affondano spinosi
nel mio impreciso riflesso



...quest'attimo ancora...
lentezza nei frammenti
prima dell'urlo sull'eterno
che mi consola
 


Continua a leggere...»

Niente

giovedì 11 ottobre 2007
0 commenti
Niente
 
 
 
ma dimmi cos'è l'amore
se il cuore si staglia
in assurde geometrie
ed irradia
un sanguinoso niente
 
ritiro gli occhi
...lentamente...
socchiudendo le speranze
 
era ciò che non avrei
voluto davvero mai
 
ma dimmi cos'è l'amore
se distruggo piano
questa sinfonia
mentre cade la bacchetta
ad un maestro
che s'arrende stanco
 
che cos'è l'amore
...che cos'è...
il maledetto nulla
che hai
nel cuore
 
 
 
11 ottobre 2007
 
Continua a leggere...»
giovedì 20 settembre 2007
14 commenti












~
quando tra i respiri
ascolto il fluire
dei fiumi che non avrò
~

e non pensarci più
anche se sbaglio
insinuando che il cuore
prima chieda
di te
e poi di me
sul volo di rondini
contro un cielo
di piombo

 



violentarsi
di elettroshock
e sbalzare sull'anima
tra scariche di furore
per rincorrere
il giorno dell'oblio
nei sorrisi
di un altro nome

io con dentro te

graffio le nuvole
per dissetare
la stessa erba
che calpesto

pioggia d'accuse
nei pensieri
questo vivere
tra i capelli
il mio vento

e non voglio più il cielo
sui brandelli di memoria
che stringerti così
mi sazia
di un secolo
lacerato


~
quando tra i respiri
sfugge il rumore
dell'amore che sei

~




 



 


 


 


 


keishia


Continua a leggere...»

Incastri Sfalsati

giovedì 13 settembre 2007
0 commenti
Incastri Sfalsati
 







Incastri sfalsati
in questo ballo lento
per dirti che non si può
sviolinare contro vento

giorni alterni
come timide ombre
a catturare le ore
nel quadrante spezzato

sono i sogni che non hai

sul giro degl'ingranaggi
nel momento torcente
sfrigolano i denti
e scavano col dito


la mia terra che trema

nell'attrito volvente
sulla lenta curva
delle mille lune
cilindriche

è l'usura
nelle ruote elicoidali
sull'asse sghembo
che arrugginisce

tutto questo tempo


Continua a leggere...»
mercoledì 22 agosto 2007
26 commenti



C'è un ippopotamo rosa che sembra voglia dire, sembra voglia sapere, sembra voglia piangere, ma null'altro può che stare tra le sue mani...


I giocattoli hanno un forte potere di comunicazione. Mi capita spesso passeggiando di vederli nei giardini arrovesciati e sparsi qua è là. Ed è un grido silente d'infanzia, risate acute di bambini in sordina, che hanno svoltato l'angolo della cucina per piombare nel silenzio della nanna, quando il sole brucia l'erba e rimbalza sull'asfalto. Di quei bimbi che poco prima erano lì, ad osservare le nuvole tra i loro fantastici colori, spesso sul giallo, rosso e blu. E sull'erba, immobili, restano a riflettere il sole dietro i cancelli e a ricordarmi dei vecchi tempi, i miei freddi, l'umido dei marciapiedi all'ombra, le mie risate, lombrichi e stivali sotto la pioggia. 


Le sue lunghe braccia, lei, con mani tremanti stringe l'ippopotamo.


I giocattoli assorbono il sapore dei bimbi ed il loro profumo. Ascoltano le loro lacrime e l'avversione per quel loro esser muti per dispetto, perchè i piccoli sperano di poterli fare parlare un giorno magari, così, d'improvviso.


L'ippopotamo in primo piano.


Quel naso giallo era tra le sue manine.


L'ippopotamo sorride e ha dei baffi disegnati, ma sotto c'è la sua foto.


Sì, c'è anche Madeleine a sorridere in un campo da tennis con un ciuffo negli occhi e le palline sotto al mento.Sorride a noi tutti che la stiamo guardando, lei, in un'altro tempo, davanti a quell'obiettivo.
Quando ancora non sapeva... che avrebbe sorriso al mondo.


Al mondo spietato che l'ha portata via.


...


 



Continua a leggere...»
giovedì 12 luglio 2007
23 commenti




sfiato il fumo di là
e sbatto contro il vetro
fili di pensieri in bilico
sull'intemperanza del caldo
che sviscera la mia pelle
brancicando senza remora

il ghiaccio cade nei bicchieri
le voci risuonano lontane
chiusa nel tuo nome
l'eco di te dal cuore
rimbalza sul soffitto
per rituonare in me

soffio il fumo di là
e rimando gli sguardi al mondo
poichè sfratti ogni ragione
tu che mi abiti l'anima
dall'alba che straccia le tende
ai graffi del sole sul tramonto

e mi manchi
negli eterni istanti dei secondi
che piovono cenere di ricordi
nefandezza del tempo che brucia
senza ch'io ti osservi ridere
dagli angoli di una festa

e quando
non avrò più fumo tra le dita
sarò in cerca delle tue labbra
per avvelenarti dei miei respiri
smorzando un sogno sotto ai tacchi
ad accenderti spirali lievi di realtà


 


Continua a leggere...»
mercoledì 27 giugno 2007
0 commenti
 
 
Soffia il vento
...ed oscilla...
la tua prima lettera
sulla soglia delle labbra

cade
...la parola...
a ridosso di mille altri fonemi
nel divenire carezza veloce
sull'inchino di una frase

colpo di sciabola
la persistenza del mio silenzio
e rifulge nel buio
la lama che accerchia
il deserto del tuo cuore

effetto domino
...delle mie certezze...
e mi snodo tra i tasselli
contando i punti delle bugie
per credermi ancora

così mi sgancio
dai tuoi sogni incardinati
sradicando il presente
prima di serrare il vuoto
fuori da quel volo disarmonico

che pare ora il mio domani
 
 
 
Continua a leggere...»

Rosa al vento

martedì 5 giugno 2007
0 commenti

Rosa al Vento 







L'ombra di una rosa
inchioda al muro
i sapori della sera

non dimentica
tra le spine
le vie dei misteri

occhi di parole
nel respiro che ritorna
più caldo sul volto



...fiato interrotto...
 


scivola la rosa
tra ombre di mani
e sfioro il cielo

ti sento sognare
tu che stringi
le distanze dei tramonti

ma punge sul cuore
lo sguardo che fai
mentre mi trattieni


...nei lenti sospiri...
 

rami di luce
spille sul pavimento
silenziosi frastuoni

la catafratta di petali
dissolta in un soffio
sono stelo al vento

e indosso il profumo
della tua assenza,
nella sterile evasione



...di una danza sulle mie ombre
 
keishia
Continua a leggere...»
lunedì 28 maggio 2007
34 commenti



nelle mie vene
il silenzio che mi fai
strappa le parole
ed urlo in me


racconterò le lacrime
alla penombra di questo cielo
virgole di cera sulle stelle
pioggia d'amaro sul cuore


chiudo gli occhi
sul disintegrarsi dei sogni
...cadono...
...castelli... 
carte di picche e cuori
rosso e nero
regina e re
nell'aria che si smuove
da un battito d'ali che non c'è


è così che taglierò i fili
all'aggancio sulla luna
la sua curva
nella penombra del cielo
parentesi oscura sulla pelle


tempeste di ghiaccio
spigoli negli occhi
aghi e sieri
sederò le mie memorie
nella penombra dell'illusione


e
nelle mie vene
scorrendo senza regole
tutto quello che non ho
s'insinua in me


ma
nelle mie vene
il silenzio che mi fai
ingoia il veleno
e muio in me



Continua a leggere...»
venerdì 20 aprile 2007
42 commenti

E ti osservo.
E ti guardo.
Rido e mi scompiglio.
E' come guardare un film.
No che non esistono regole, che vuol dire convenzione? Un calcio al buio, mi siedo sullo schienale.
Sto al contrario, sì, perchè mi va e perchè la vita non è là sul palco amore.
No.
La vita è in platea, dove stai seduto tu.
Sul palco ballano maschere, sullo schermo c'è finzione... finzione che sorride dietro una pellicola che cattura la scenografia e l'aria di un ventilatore gigante a costruire il vento tra i capelli.
Il copione della vita qualcuno forse lo detta, qualcuno forse lo conosce e crede di leggercelo dalle mani. Il copione della vita l'ha scritto un re che non compare, un re che non mi ritrovo camminando per questi giorni. Sempre più arresa, sempre più debole la presa sul foglio dei riti. E cade nella sua leggerezza ma il suo rimbombo è forte. Musica d'organo. Ancora palco, sempre palco e vado convincendomene.
Ho percorso dei sentieri sulle alture della fede senza nulla in cambio, ma forse ho solo sprangato il cuore. Forse è solo che non è tempo, non vogliatemene.
Perchè... ho i miei perchè ed è ancora presto... per potermi pronunciare o anche solo pensare.
Uno sguardo al palco dove c'è chi recita anche nei sentimenti.
Mi volto. Con raccapriccio.
Non me l'aspettavo da lui e io la stringo di più.
Preferisco la folla, preferisco errare, preferisco soffrire. Preferisco attraversare questa strada spettinata, prendere spallate ed incrociare lo sguardo invadente anche di chi non vorrei. E lascio rimbalzare una monetina a chi non ha niente e do una mano a chi non riesce a remare controcorrente.
Resto al contrario. Non spengo l'audio, ascolto, tollero e amalgamo i pensieri a costruirmi la mia ragione.
Resto sul ponte ad osservare il fiume. Resto a metà tra le due sponde, ma solo per un pò. Perchè poi si decide, non si resta indifferenti.
Ma resto, che resto a guardarti perchè affascini.
Perchè questo lo sto pensando per farlo leggere a te, che non reggi il mio sguardo.
E ti osservo.
E mi sconvolgo.
E poi rido e me ne vado.
Troppi sogni, ma in realtà, dov'è che vado?



E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
-tiziano ferro-

Continua a leggere...»
martedì 3 aprile 2007
42 commenti
spegni
questo assurdo fuoco
e sfiorami nell'aria
senti
come scorre il fiume
soffio di vita
osserva
il mistero della nebbia
ritirare la mia sagoma
prendimi
essenza di natura
vetro di pioggia
graffia
distruggi la paura
vendimi al nemico
mordi
le corde tra le mani
strisciami di cielo
desidera
l'emozione che va
sei fiore tra le dita
respira
lo sguardo che scruta
non ci basterà mai
stringi
non dare spazio al cuore
nel profumo dell'amore
Continua a leggere...»
venerdì 23 marzo 2007
27 commenti
Osserva il labbiale...
perchè c'è tutto quello che non dirò quando per amore sfilerò queste lame.
Prima dei guantoni rossi.
Sfogati dunque, che qui serve freddezza senza tremore d'emozione.
Li indosso, pugni sotto al mento e poi sferro un colpo deciso nell'aria, sento il rumore mentre taglio il vuoto e rimangono fermi lì, i miei occhi scuri e decisi. Incazzati.
Poi le lame.
Fumerò prima qualche poesia, lì seduta sul balcone agli angoli dei tetti. Respirerò il vento freddo di questa Milano al suo terzo giorno di primavera. E avrò sere allungate per il giro dopo cena, ai lati della stazione con l'ipod che urla a random Vasco e Nannini.



"possiamo sempre... possiamo sempre scegliere,
possiamo sempre farci suore,
possiamo sempre far l'amore come comanda Dio!!!

...possiamo sempre...
chiedi!"
(nannini)



Osserva il labbiale...
quando per errore ti dirò massì lascia stare. Non avrò respiri ma sai com'è, la luna domani sfodererà un cielo nuovo di stelle, in cui perdersi nuovamente. E avrò per te lo spazio per ricordare quel che non c'è stato, quel che non ho potuto e quel che ho passato. E ti perderò lentamente nella mancanza dei quotidiani appuntamenti... mentre la mia schiena scivolerà nei lenzuoli di altre vite. Perchè sia un letto sicuro, un amore divino, un urlo in mezzo al mare quando l'onda capovolge il cuore. Perchè sia un porto saldo, un'ancora pesante, una vela presente.
Osserva il labbiale...
afferro le lame e ti sfioro il collo
non muoverti mentre sussurro qualcosa che non si può.




"GABRI...................come sei splendida
GABRI...................adesso smettila
LaLaLaLaLaLaLaLaLa........
Non t'ho insegnato io quello che stai facendo adesso da dio....
mi fai tremare il cuore.......mi fai smettere di respirare
domani sarà tardi....per rimpiangere la realtà....
È MEGLIO VIVERLA....
È MEGLIO VIVERLA...."
(vasco)




Continua a leggere...»
martedì 13 marzo 2007
26 commenti
Abbassare gli occhi.
Arrendo il mio sguardo alla prepotenza delle emozioni.
Un calcio all'aria, un pugno al muro. Capelli sul viso e capo chino. Ferma così tradita dal mio cuore, lui che non deve battere, lui che aveva siglato un patto d'acciaio con la coscienza, prima o poi si darà all'incoscienza d'amare.
Ma dio, cos'è l'amore.
Ho perso tutti i fogli, è passato il vento dopo il treno in questo punto senza stazione, il punto della sua massima velocità. Sono passati cavalli e c'era una principessa lacrimante al finestrino... un Rhett a forma di Clark Gable stringe la sua Rossella ma lei cerca Ashley.
Chi cerca chi, l'amore dove sconfina.
Mi rivesto sul mondo una mattina così. Le calze ...piano, le calze. Il telefono suona il suo bellissimo nome. La sveglia racconta al soffitto che ora è. I miei occhi al soffitto, devo darmi una mossa, è già tardi.
E riordinare questi fogli... come si fa.
Canto debole di primavera, una valigia per partire da riempire di ricordi. Un viaggio che non so. Non mi avranno, non credo. Non credo e non prego se non a modo mio.
Danza dei ricordi, dicevi fossero ruvide le tue mani, non era vero. Mi perdevo nella musica del tuo palmo e ora... solo immagini vuote a perdere, quando tutto fugge poi non sai più come riconquistarlo.
Perchè io fuggo.
Quando qualcosa urla troppo.
Qualcuno m'insegni questo sentimento che mi terrorizza l'anima.
Forse solo un ballo, per incominciare con delicatezza e abbandonare la diffidenza scordandola tra passi mascherati.
All'amore che è (un) lento in questa vita rock.




E vorrei sentire
il grido del mare
nella tempesta
dei tuoi desideri

Francy






Continua a leggere...»
venerdì 2 marzo 2007
31 commenti



STOPPARE qui SOPRA la musica E premere PLAY qui SOTTO per visulizzare il filmato







....C'è un tempo per cambiare

Amare e poi soffrire
E lentamente crescere........
da soli
(Facchinetti)





*Padri e figli coi propri sbagli*




Due parentesi di vita.
Si aprono le graffe, le quadre, le tonde.
Spiegavano.
Prima il per e il diviso, poi il più e il meno.
Spiegavano la matematica sulla lavagna ma noi giocavamo con i cancellini ad imbiancarci i pensieri di giorni spensierati.
E la matematica della vita risultava irrisolvibile. A casa i conti poi non quadravano. La cicca la dovevi sputare per davvero, lì c'era più potere su di te.
E così succede che il dopo urla ed il prima non ascolta. Lentamente poi il prima si trasforma in dopo ed urlerà al suo piccolo prima, in questo ciclo eterno del divenire.
Perchè la vita la vogliamo graffiare e non ci serve già spiegata.
Perchè la vita la vogliamo spiegare e vorremmo anche essere ascoltati.
Perchè certe scelte non vengono condivise.
Perchè anche il dopo può sbagliare nel sentirsi ancora un prima.
Perchè la vita a volte non sta in rima, volti la pagina e salta un numero. Volti la pagina e qualcuno non ha stampato. La rotativa ha dimenticato, forse si era inceppata, forse l'operaio stava scodinzolando con la segretaria alla macchina del caffè.
Così in queste parentesi c'è una tempesta di sentimenti constrastanti, pioggia di amore infinito e vento che sparge le parole. Voglia di capire che si stende in caratteri di dimensioni e stili differenti, una lettera ricalcata, ricami di una penna con lo stesso inchiostro. Perchè poi in controluce si sovrappone. Perchè poi ci si comprende col passare degli anni ma non c'è mai quella pausa di tempo in cui racchiudersi.
Il pentagramma è troppo pieno di note e la musica è bella. Le dita non si fermano mai. Perchè in fondo va suonata così.
Mi piace.
Sì.
Schiacciano bene. Forse non vinceranno la partita ma è divino osservare l'incontro delle parentesi graffe.
Espressione risolta?
Matita all'orecchio si passa alle equazioni.



*Ma l'impresa più speciale e di vivere normale*






....Lo sai che io non so aspettare
Ho troppi sogni da realizzare.....
(djFrancesco)







A proposito... splendida la PARANZA  , Cristicchi e i Pquadro



Continua a leggere...»
lunedì 19 febbraio 2007
41 commenti
Un pò Nikita sul davanzale, oggi sono spettinata. Appoggio la tazza vestita solo di questo maglione due taglie più grande. E' bianco lo adoro, mi ci perdo come tra i pensieri che sorvolo, mentre lenta appoggio il gomito sul ginocchio della gamba destra. Termina in uno stivale impavido, contemplo e sfioro le sue punte sdrucite. L'altra gamba rivoluziona libertà e pende come dalla curva della luna a lambire gl'infiniti sogni... troppo alta questa finestra sul mondo perchè il tacco possa anche solo solleticare la realtà. Esprimiti fallo, mentre sto ad osservarti. Scompigliata così in questa poca luce che c'è. Raggi di luna son morbide ombre e la musica suona la bachata del mare.
La bachata che mi fa impazzire.
Non la seguo, diventa sottofondo, in questa smania d'osservarti. Ti osservo sì. Senza abbassare lo sguardo, dove luce non è.
Rido.
Affogo la mano tra i ricci e rido.
Un sorso di caffè perchè sei fumo. Io che ti prenderei per la cravatta a strozzarti di me.
Finisco il caffè e scendo.
Ho la luna sul cuscino, quella curva invitante non mi trattiene.
Mi affaccio ai sogni e allaccio le persiane. Chiudo i vetri e respiro aria viziata di desideri.



Troppa fantasia, dove finirò.







"che aspetti vattene sei così bella
fammi vedere come sai volare...
perchè io penso che hai sbagliato stella,
perchè io penso che hai sbagliato amore..."








Continua a leggere...»
giovedì 8 febbraio 2007
44 commenti
Ho visto i corvi sulla montagna
le grandi pale catturare il vento,
ma cercavo te sui sentieri
non il lupo o l'agnello.
Ho visto le case rotte
la neve spezzata dal dolore,
ma cercavo te nella terra
non il frassino o l'olmo.

Ho visto due occhi, uno sbadiglio
tra rantolanti respiri del mondo,
ma cercavo te nello sguardo
non il sogno o l'istante.
Ho visto strade dai finestrini
la corsa dei colori farsi miscuglio,
ma cercavo te in quell'attimo
non la miscredenza o l'orgoglio

ho visto le tue labbra un giorno
spillare vino rosso sulla mia cucita
ho smesso di cercarti tra i vetri
non più favole o fogli
che di quella mia eterna sete ormai
nei grappoli di mani conche di vita
inebriato son già sazio e vinto
non più errante o vagabondo







di Hariseldom e Keishia


-grazie Pino, sei fantastico-
non perdetevi le sue meraviglie, in parte conservate qui





Continua a leggere...»
venerdì 2 febbraio 2007
32 commenti
onde di mani
nel mare di fuoco
occhi di ghiaccio
sei tempesta
nei pensieri
all'orizzonte
cerco il mio cuore
sul molo deserto
dove impazza il vento
della mia passione






Continua a leggere...»
venerdì 26 gennaio 2007
35 commenti
Anima ribelle seguo la musica dei miei pensieri isolata dal mondo che mi chiama, mentre fuori gelano i fiori e i fiocchi di neve si sciolgono sui marciapiedi, lievi sogni che muoiono al contatto con la realtà.
Hanno avuto il cielo, non resta loro che questa lenta discesa.
E io che vivo all'opposto rimango a contemplare, dolce e selvatica, il paesaggio dietro ai vetri mentre il mio fiato che lo appanna si interpone alla visuale. E' nebbia che mi discosta dall'incanto per darmi uno spazio per pensare... non mi lascio leggere ma mi comprometto per metà e disegno con le dita risposte che non so.
Voglio solo lasciarmi sfogliare dal vento che soffia impetuoso mentre impazzisco per l'intensità di uno sguardo che vorrei, appoggio le mani per trovare qualcosa che sia più gelido di me e socchiudo gli occhi con la testa sui miei ricami che piano svaniscono dal vetro. Travestita di me.
Troppe stelle sotto il cuscino, non metterò la testa a posto se prima non stipulerò un patto per odiare le complicazioni.
Allora strappami in silenzio.
Fallo con i denti, fallo e fammi male.
Perchè io so farlo bene.
Non permetterlo, non lasciare che queste parole possano trovarsi in un silenzio fatto di preghiere inutili.
Lascia che riordini le stelle, mentre ascolto appoggiata alla finestra il mondo fuori che muore di niente. Mentre non sento il cuore, congelato all'istante, sinistra danza su un oceano tempestoso.
Voglio sentirmi vivere al massimo.
Voglio rompermi i timpani con il concerto dell'amore quando calcherò le note su questo piano per dare il ritmo giusto al respiro che cresce...
Allora sì.
Amerò.






"dicono che il cielo
ti fa stare in riga
che all'inferno si può far casino..."
Continua a leggere...»
domenica 14 gennaio 2007
26 commenti
Solo un brivido, niente più. Magari anche degli occhi che graffiano sulla mia pelle nuda di sogni. Impazzirebbe l'inconscio a mia insaputa. Forse ci metterei  dei petali rosa, sulle lenzuola bianche, che possano circondarmi di purezza. Ma ci metterei anche una luna, lì a fianco, dove sei tu, sulla sedia con i gomiti tra il fumo appoggiati allo schienale. Perchè si mi piacerebbe mi osservassi così, seduto sulla sedia all'incontrario.  Cosicchè poi la luna non mi possa svegliare e i suoi bianchi tenui raggi mi possano illuminare. Cosicchè aprendo gli occhi appena non ti vedrei, con tutto quel fumo in controluce. E tu non vedresti i miei occhi semichiusi che ti osservano furtivi
ma poi chiudimi ogni via di uscita
perchè in quel troppo io scapperei
scivolando in silenzio
alla tua prima distrazione


...sognami
...tra meridiani e paralleli...
fino a che si può...





"I love when you do that hocus pocus to me"
Continua a leggere...»
mercoledì 10 gennaio 2007
27 commenti
tremor di labbra
bisbiglio di baci
scivola lungo i fianchi
e si fa seta
il tatto silenzioso
nell'accogliente presa
dei movimenti tuoi



Francy S.
Continua a leggere...»
martedì 2 gennaio 2007
32 commenti
Certe cose non so come prenderle. Semplicemente vorrei provare a capire mentre mi osservo le mani... ma non c'è mai del tempo nella corsa dei pensieri, un percorso senza stazioni, senza semaforo, solo tante parole. Di nuovo le campanelle suonano, vischio, canzoni, decori, euforia. Nel rimbombo dell'eco delle risate, mi rassereno. Ad un passo dal mondo, mentre annaspo e sfioro le regole non ti ascolto. No Dio, non ti sto ascoltando. I want to break free...
Perchè c'è sempre quel pizzico di sale.
Ma c'è anche che io vado pazza per i salatini. I dolci danno la nausea.
Ecchissenefrega della cattiveria.
Scivola.

E tra queste scatole cinesi dei miei discorsi ce n'è una che ora salterella impazzita, che vorrebbe essere aperta, che vorrebbe partecipare a queste inutili parole. Il mondo che ruggisce attorno, nello sbadiglio annoiato di quotidianità s'è sorpreso un secondo. Il mio grande ribrezzo per le immagini trasmesse durante queste feste. Un personaggio insaziato di crudeltà che si meritava l'inferno sulla terra ha cessato di vivere impiccato da altri uomini. E' così che lì funziona forse ma nel mio piccolo non riesco a stringermi nelle spalle. Perchè tutto ha un significato, perchè tutto si carica -di questo significato- entrandoci negli occhi e passando tra le rotative della mente per poi stampare parole. Parole in ogni lingua, in ogni religione, in ogni momento. Si fanno coro. E il diavolo rasenta il dio.

Accantono la scatola, riprendo le fila e quella malignità si fa grassetto. Urla in stampatello. Le buone azioni si accartocciano nell'icona del cestino, il cielo non parla e il fuoco arde.
I rauchi raggi, ammutoliti dal vento, oggi hanno riscaldato il mio angolo di mondo, un minuto di raccoglimento che si è spento qualcosa tra le linee della mia vita... amici amici un corno andate fuori mano, un qualsiasi posto, purchè mi sia inarrivabile. Ma quanti abiti sprecati per quel teatrino dei vostri sorrisi accademici.

Tutto Scivola.
Anche se poi mi ci soffermo, sempre senza capacitarmi.  
Ma fuori c'è rumore, la brezza mi sfiora, i pettirossi volano, saltellano sul bordo del balcone e oggi c'è il sole. Sembra essere estate osservando dal vetro nel tepore di casa... e sai che se penso all'estate... mi rivedo davanti al mare  ad urlare e lasciare la traccia di una corsa verso l'infinito. Che poi mi perdi di vista e sono guai.
E solo... l'inizio di un nuovo anno e sento il profumo delle pagine. Amo i libri nuovi e le cose da rifare.
Senza trovare per forza una ragione... non mi volterò, stavolta no.

Tu... Scusami se mi sono addormentata tra le tue braccia...

E Grazie a te che mi leggi in sordina senza commentare, per la bellezza infinita al voltar di un anno... il mago che sfoglia il tempo ci ha sorpresi insieme un'altra volta. Grazie anche al resto dei componenti di quel gruppo spensierato che siamo stati.
Grazie anche a me, sì. 


Buon anno a te sconosciuto, ai tuoi occhi che leggono... che la serenità ti pedini stretta
Faventibus ventis!



...to everyone...
Continua a leggere...»
 

Categories

Powered by Blogger.

Tentang Kami

Archivio blog

Lettori fissi

Post più popolari

 

© 2010 keishia