lunedì 19 febbraio 2007
41 commenti
Un pò Nikita sul davanzale, oggi sono spettinata. Appoggio la tazza vestita solo di questo maglione due taglie più grande. E' bianco lo adoro, mi ci perdo come tra i pensieri che sorvolo, mentre lenta appoggio il gomito sul ginocchio della gamba destra. Termina in uno stivale impavido, contemplo e sfioro le sue punte sdrucite. L'altra gamba rivoluziona libertà e pende come dalla curva della luna a lambire gl'infiniti sogni... troppo alta questa finestra sul mondo perchè il tacco possa anche solo solleticare la realtà. Esprimiti fallo, mentre sto ad osservarti. Scompigliata così in questa poca luce che c'è. Raggi di luna son morbide ombre e la musica suona la bachata del mare.
La bachata che mi fa impazzire.
Non la seguo, diventa sottofondo, in questa smania d'osservarti. Ti osservo sì. Senza abbassare lo sguardo, dove luce non è.
Rido.
Affogo la mano tra i ricci e rido.
Un sorso di caffè perchè sei fumo. Io che ti prenderei per la cravatta a strozzarti di me.
Finisco il caffè e scendo.
Ho la luna sul cuscino, quella curva invitante non mi trattiene.
Mi affaccio ai sogni e allaccio le persiane. Chiudo i vetri e respiro aria viziata di desideri.



Troppa fantasia, dove finirò.







"che aspetti vattene sei così bella
fammi vedere come sai volare...
perchè io penso che hai sbagliato stella,
perchè io penso che hai sbagliato amore..."








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giovedì 8 febbraio 2007
44 commenti
Ho visto i corvi sulla montagna
le grandi pale catturare il vento,
ma cercavo te sui sentieri
non il lupo o l'agnello.
Ho visto le case rotte
la neve spezzata dal dolore,
ma cercavo te nella terra
non il frassino o l'olmo.

Ho visto due occhi, uno sbadiglio
tra rantolanti respiri del mondo,
ma cercavo te nello sguardo
non il sogno o l'istante.
Ho visto strade dai finestrini
la corsa dei colori farsi miscuglio,
ma cercavo te in quell'attimo
non la miscredenza o l'orgoglio

ho visto le tue labbra un giorno
spillare vino rosso sulla mia cucita
ho smesso di cercarti tra i vetri
non più favole o fogli
che di quella mia eterna sete ormai
nei grappoli di mani conche di vita
inebriato son già sazio e vinto
non più errante o vagabondo







di Hariseldom e Keishia


-grazie Pino, sei fantastico-
non perdetevi le sue meraviglie, in parte conservate qui





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venerdì 2 febbraio 2007
32 commenti
onde di mani
nel mare di fuoco
occhi di ghiaccio
sei tempesta
nei pensieri
all'orizzonte
cerco il mio cuore
sul molo deserto
dove impazza il vento
della mia passione






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