Un pò Nikita sul davanzale, oggi sono spettinata. Appoggio la tazza vestita solo di questo maglione due taglie più grande. E' bianco lo adoro, mi ci perdo come tra i pensieri che sorvolo, mentre lenta appoggio il gomito sul ginocchio della gamba destra. Termina in uno stivale impavido, contemplo e sfioro le sue punte sdrucite. L'altra gamba rivoluziona libertà e pende come dalla curva della luna a lambire gl'infiniti sogni... troppo alta questa finestra sul mondo perchè il tacco possa anche solo solleticare la realtà. Esprimiti fallo, mentre sto ad osservarti. Scompigliata così in questa poca luce che c'è. Raggi di luna son morbide ombre e la musica suona la bachata del mare.
La bachata che mi fa impazzire.
Non la seguo, diventa sottofondo, in questa smania d'osservarti. Ti osservo sì. Senza abbassare lo sguardo, dove luce non è.
Rido.
Affogo la mano tra i ricci e rido.
Un sorso di caffè perchè sei fumo. Io che ti prenderei per la cravatta a strozzarti di me.
Finisco il caffè e scendo.
Ho la luna sul cuscino, quella curva invitante non mi trattiene.
Mi affaccio ai sogni e allaccio le persiane. Chiudo i vetri e respiro aria viziata di desideri.
Troppa fantasia, dove finirò.
La bachata che mi fa impazzire.
Non la seguo, diventa sottofondo, in questa smania d'osservarti. Ti osservo sì. Senza abbassare lo sguardo, dove luce non è.
Rido.
Affogo la mano tra i ricci e rido.
Un sorso di caffè perchè sei fumo. Io che ti prenderei per la cravatta a strozzarti di me.
Finisco il caffè e scendo.
Ho la luna sul cuscino, quella curva invitante non mi trattiene.
Mi affaccio ai sogni e allaccio le persiane. Chiudo i vetri e respiro aria viziata di desideri.
Troppa fantasia, dove finirò.
"che aspetti vattene sei così bella
fammi vedere come sai volare...
perchè io penso che hai sbagliato stella,
perchè io penso che hai sbagliato amore..."