erano giorni senza tempo
con gli occhi sotto le fessure
quando gli spiragli
sul mio deserto
bastavano a dissetarmi
...quell'attimo ancora...
dita sui confini
luceombra sull'asfalto
ora sbando confusa
sul ballo del silenzio
che il vento rifrange
...per un attimo ancora...
stringo le spalle
dietro un fumo di parole
e i nebbiosi pensieri
sono foschia che contorna
la mia sfaldabile nudità
...solo un attimo ancora...
espirerò con forza
il grido d'aria
e sarà rivoluzione
nelle carte sparse per la via
sulla cenere della mia corsia
i ritagli di luna
tra i miei occhi stanchi
si mescolano mentre piove
nelle pozzanghere dell'anima,
punti e gocce come piedi
che affondano spinosi
nel mio impreciso riflesso
...quest'attimo ancora...
lentezza nei frammenti
prima dell'urlo sull'eterno
che mi consola