E' un velo questa pioggia
tra le dita angariate
di un vento che rastrella
il suo fiato all'alba
nel respiro che mi manca.
Sono notti di stelle aperte
e conchiglie sotto ai passi
sulla battigia a mezz'onda
ch'è deriva dei miei sogni
in grotte d'acqua dolce.
E' sì fascia fitta di nebbia
e occhi di un vuoto colmo mare
il tempo che stringe attorno
al mio corpo lago e fumo
che stempera la sua pelle,
fino a quell'anima di sale
che risale di parole in chiave
e mi vuole in lingue di marea
di sabbia e di silenzi in volo
nei sentieri di coralli in oro.

08-'09
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