E andava via
con le ombre della sera
in un digiuno apolide
di sole rosso tra i melograni
Aveva passi zingari
d'ogni respiro freddati
sul vertice di un suono
di sensi ebbri e mari assenti
-nel buio dell'istante-
Fu il giorno che le maree
arenate disertarono la sponda
siderali ad ammainare l'alba
dai meridiani all'orizzonte
E sì, andò lontano
ma rimase in ogni via
del sospiro che si fa strada
a sieri di memorie in vena
-e giostre di luci spente-