E' lembo docile di vento
l'affilata aderenza che mi fai
quando abile è la musica
in piume e ritagli di cielo
a svestirmi l'anima
Sono lenti gli occhi
in corde di trazioni insonni
nel grido afasico dell'albeggio
di labbra, in spire e sale
sulla bocca dell'ardore
...ch'è muta palma, bianco fiore
sabbia in volo, sparsa sulle ali
e sulle mani, slegate in mari
nei nidi persi in altri cieli.
E' un soffio incauto
il canto retrivo tra le dita,
note sflautate dall'antifonia
di elemosine che il tempo
stringe in battiti di ciglia
E' di occhi bendati
il senso che di te sento
di spilli in punta sul palmo
e parole in dune di ritorno
incernierate a mezzelune di silenzio