Questo è Massimo Gramellini
un grande:
"Quando avevo l'età dei ragazzini che guardano «La pupa e il secchione», la tv era un mondo adulto, dove si sbagliava da professionisti e alle domande rispondevano i secchioni, mica le pupe. Erano domande impervie: in quale giorno mese anno Dante iniziò a scrivere il terzo canto dell'Inferno? Il secchione cominciava a fare di sì con la testa, appoggiava le mani sulle cuffie a forma d'agnolotto e diceva al Mike Buongiorno di turno: me le ripete una alla volta? Quindi distillava le risposte esatte, facendoti sentire un verme. Si trattava di nozioni aride, contro cui si erano battuti i fratelli maggiori nel Sessantotto. Ma intanto il secchione le conosceva, tutte, mentre tu a stento eri in grado di distinguere una poesia di Dante da una di Petrarca: dando insicurezza al tuo sapere, il quiz ti spronava ad accrescerlo.
La tv del duemila è un mondo infantile, programmato per massaggiare l'autostima di bambini dai cinque ai novant'anni. I conduttori scandiscono le sillabe come se parlassero a una platea di poppanti e poiché la nuova regola è che ogni concorrente faccia solo quello che non sa, i secchioni sollevano pesi e le pupe rispondono ai quiz. Pensano che Dante sia un capo indiano, al massimo un olio d'oliva, e il ragazzino davanti al televisore freme di pietà e orgoglio: Dante è un poeta o qualcosa di simile. Comunque non un capo indiano, questo si sente rigorosamente di escluderlo. Osservando i finto-veri balbettii delle miss Ignoranza, il fanciullo viene colto da vertigini di beatitudine: ne so più io della tv, quindi che bisogno ho di saperne di più? Così comincia a saperne sempre di meno, fino a quando è pronto per il grande passo: attraversare il video e diventare un pupo anche lui."
(www.lastampa.it/cmstp/rubriche/rubricahome.asp)
Probabilmente è un reality che fa la differenza.
Probabilmente c'è del sublime nell'ignoranza di una pupa tanto da poter creare uno share in grado di reggere la messa in onda di un programma, in un tempo dove mediaset non lascia spazio nemmeno al primo vagito nel caso contrario.
Probabilmente c'è un dilemma di sottofondo che cattura il telespettatore, le bellone ci sono o ci fanno?
L'intelligenza si fa mostruosa, l'intelligenza ha un volto un pò sprecato... la bellezza inebria.
E' una bilancia truccata, ma a quanto pare va bene così.
Resta comunque trash... un trash adescante.
-Imparerò a dimenticare quel che ho studiato-
6 commenti:
ma dai, un sorriso te lo strappano sicuro ogni tanto :)
non c'è mai limite al peggio :D
o sono loro che in realtà ridono di noi (o meglio di chi le sta a guardare)?
ahia
Non leggo La Stampa ... ma Gramellini è un grande! Il nostro Paese peggiora sempre di più ... e noi dovremmoe essere il futuro! Lacrime .. lacrime amare ... saluti, Lorenzo
triste... triste davvero questo trash in tv.. io spero solo che la gente si stufi e dia un colpo di coda alzandosi dall'adorato divano e spenga sto cacchio di oggetto-succhia-cervelli che è la tv! io vivo senza tv ormai da almeno 3 anni.. e credo che si può solo migliorare!!!!!
Uno dei secchioni è un mio conoscente: suonava il basso nel mio gruppo.
Ora una persona com'è lui, di indubbia intelligenza avvalorata da un altissimo QI e dai voti all'università, un ragazzo d'aspetto comunque normale, perchè deve ridicolizzarsi davanti alle telecamere?
Le pupe ci fanno ridere con le loro risposte da analfabeta, eppure ci dicono che il loro è il modello vincente: belle innanzitutto, il cervello come optional.
I secchioni invece, dal basso dei loro attestati sono costretti ad entrare dalla porticina di servizio in una televisione che li usa come giullari, pagliacci goffi che tentano disperatamente di acciuffare quel poco di bellezza che l'impegno può dare.
Perchè l'intelligenza non ha più senso...
d'accordo con voi ragazzi ;)
grande iodio! ;)
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