La Mina Di Eva

venerdì 11 aprile 2008
La Mina di Eva
 
 



S'era detto
del peccato originale
per un frutto di troppo,
 
poi disposero gli uomini
dietro le trincee
in gradi di valore

 
~ a darsi fuoco ~

 
e sotterrare
bombe di peccato
in avanzi di rancore.

 
A passi innocenti
e felicità ammanigliate
piccoli angeli esplodono

 
~ traditi da un gioco ~

 
S'era detto
"chiunque prega il divino
avrà il suo paradiso"

 
poi distrussero l'idolatria
sulla via della seta

 
e dei Buddha di Bamiyan
rimase l'eco delle preghiere,
nelle grotte e nei monasteri

 
~ foga senza scopo ~

 
S'era detto
che la maledizione di un Dio
non si curasse dell'uomo

 
eppure a volte
le mine non sanno imprimere
nel cielo inchiostri di morte

 
quando ancora un bambino,
bagnato di macerie,
coglie l'infingarda mela verde...
 






19 commenti:

StreGattaBlu at: 11 aprile 2008 alle ore 08:21 ha detto...

Quante dolorose storie di mine esplose tra mani innocenti...


s'era detto del peccato originale, s'era detto del pregare per guadagnarsi il paradiso,

s'era detto di amarsi incondizionatamente...pura utopia.



L'uomo non sarà mai in grado di prestare fede a questo,

finchè ci saranno uomini che seminano morte su terre di guerra

finchè ci saranno bambini che cammineranno su quelle terre

finchè le mine continueranno ad esplodere sotto i loro piedi e nelle loro mani innocenti

non potrà esserci pace.

Finchè ci sarà un uomo che ucciderà un altro essere non ci sarà salvezza per l'umanità intera.

Finchè un altro bambino esploderà tenendo tra le mani la mela verde, l'orrore farà parte di tutti gli uomini.


Questa tua, Francy, (ne parlavamo prima) non è di facile commento.

E' di grande riflessione, di immenso dolore. Quando si toccano i bambini e gli indifesi, è triste pensare che chi lo fa, è sotto il nostro stesso cielo.


Una pagina straordinaria.


anna

isher at: 11 aprile 2008 alle ore 08:46 ha detto...

... molto bella questa composizione sia - soprattutto - per i temi sociali trattati sia per il lirismo dei versi.

Ciao

mareriflesso at: 11 aprile 2008 alle ore 09:02 ha detto...

Grazie Francy ....

Lieto di trovarti tra le mie pagine.

L'uomo è capace di cose assolutamente straordinarie e di altre molto stupide....

ti auguro un felice week end.

Un sorriso.

Aurevoir.

Ulysses54 at: 11 aprile 2008 alle ore 09:53 ha detto...

sei di una liricità unica..un cordialissimo saluto. Giuseppe

grazybernabei at: 11 aprile 2008 alle ore 10:53 ha detto...

E' una poesia che lascia senza parole, sia per la musicalità dei versi, sia per l'argomento trattato.

leggendola si prova un senso di impotenza così forte che ti verrebbe voglia di urlare che tutto ciò non è giusto. Purtroppo, come diceva una vecchia canzone dei Nomadi, ripresa dall'Equipe 84 e da altri:"No, io non credo che l'uomo possa imparare a vivere senza ammazzare..."

flameonair at: 11 aprile 2008 alle ore 14:22 ha detto...

Francy posso dirti la verità? Sei assolutamente splendida :)

Buonissimo weekend

StregaLunare at: 11 aprile 2008 alle ore 23:53 ha detto...

Sentita a fior di pelle...una poesia denuncia, una poesia che dovrebbe essere messa in evidenza in tutto il mondo.

Un eterno manifesto da sventolare perchè l'uomo si ricordi per sempre che un bambino è un suo cucciolo...e le guerre non dovrebbero più esserci nel 2008, proprio perchè l'essere umanodovrebbe aver compreso la vita.

Scusami cara se mi sono dilungata, ma non potevo lasciarti un mio pensiero su una poesia così profonda.

Grazie

bacio

Dalila

ilavi at: 12 aprile 2008 alle ore 06:27 ha detto...

Si sa che la violenza fa parte dell'uomo e del suo mondo, che si inserisce in tutta una serie di contesti, siano essi sociali, filosofici, politici, economici, religiosi, e che all'interno di qualsiasi sistema o subsistema culturale si frammenta e si riqualifica senza mai scomparire del tutto.

La natura umana è rimasta uguale a quella dell’uomo «della pietra e della fionda», fatta di istinti, di pulsioni, di sentimenti e di egoismo. Uomini presi dalla volontà di potenza, ancora oggi scatenano guerre che portano lutti e sofferenza. Il progresso della civiltà non è servito a farne un uomo migliore e oggi si costruiscono armi sempre più intelligenti, destinate alla distruzione di interi popoli. L’uomo del nostro ha dimenticato la solidarietà e il senso stesso dell’umanità che lo trattengono dalla violenza anche se la scienza ha fatto passi da giganti. Anzi proprio la scienza ha perfezionato le armi che portano la morte. E molte di queste armi sembrano giocattoli lanciati dal cielo. Farfalle. Pappagalli. . Giocattoli? Mine che esplodono lacerando corpi innocenti

Ma un bambino tutto questo non lo sa. E felice l’afferra il giocattolo, lo porta a casa, lo fa vedere agli amici, cerca di capire come funziona . con la curiosità naturale dei bambini. E all’improvviso l’esplosione. TOP PERFORMANCE, prestazione ottimale la chiamano i fabbricanti d’armi che non sono fantasmi ma

esseri umani: hanno una faccia come la nostra, una famiglia come l’abbiamo noi, dei figli. E probabilmente li accompagnano a scuola la mattina, li prendono per mano mentre attraversano la strada, ché non vadano nei pericoli, li ammoniscono a non farsi avvicinare da estranei, a non accettare caramelle o giocattoli da sconosciuti….

Gino Strada, Pappagalli Verdi, Cronache di un chirurgo di guerra, Milano, Universale Economica Feltrinelli, 2001.



Una lirica che dimostra, ancora una volta, la tua estrema sensibilità

La poesia non può parlare solo di amore ma deve essere anche denuncia o almeno condivisione di sofferenza.

Sempre splendidi e pieni d'amore i tuoi versi, Francy, qualunque sia il tipo d'amore che canti


dora


Nevelar at: 12 aprile 2008 alle ore 07:54 ha detto...

Commovente, l'ultimo verso è un toccante ossimoro clamoroso nel buio della ragione che ha inghiottito l'uomo...

Un sorriso

Nevelar

Borea at: 13 aprile 2008 alle ore 03:42 ha detto...

...gli uomini peggiori servono per far risvegliare gli uomini migliori...

Arriverà un giorno lo "stallo", quel perfetto equilibrio tra coloro che sono i peggiori e quelli che sono migliori...e verrà un nuovo giorno in cui quello stallo sarà rotto e la bilancia penderà dall'altra parte...qualcuno la chiama evoluzione dell'anima umana...

Carmen1982 at: 13 aprile 2008 alle ore 09:18 ha detto...

... Sono dei versi che lasciano senza fiato.., musicalità e sentimento che toccono le corde piu' profonde dei nostri sentimenti..

Bella l'ultima immagine.

un bacio

rudomont at: 13 aprile 2008 alle ore 17:29 ha detto...

Ci sono piccoli angeli ed anche angeli grandi... come te

Dax82 at: 15 aprile 2008 alle ore 07:04 ha detto...

se è vero che è il debole a ricordarsi del debole e difenderlo... allora sublime e fortissima è la tua debolezza... l'amore fa orbitare il mondo, si dice, l'amore per il denaro, che calpesta tutti, ma poiché ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, tu sei qui a condividere le tue idee, idee che dovrebbero essere di tutti, eppure idee che solo tu sai cantare così, con un filo di voce, alle nostre orecchie.

i pugni si rilassano per accogliere una mela e poi si stringono di nuovo per l'indignazione...

il sangue caldo che a stento nascondi nella tua poesia è la tua dignità di essere umano prima ancora che di donna, che non puoi mettere a tace... il tuo sparo è molto preciso, ha una mira infallibile, solo una cosa in te difetta: la presenza di difetti :)


Con grande ammirazione. Con te anche nel silenzio e nello sgomento. Ti voglio bene.


Dario


Migratore at: 15 aprile 2008 alle ore 07:42 ha detto...

Per occhi che sanno leggere.


Mig

beba70 at: 17 aprile 2008 alle ore 09:13 ha detto...

mamma mia che brividi...di freddo, gelo.... grazie per averci regalto questa meraviglia di ode... baciotto :-) Beba

ashurado at: 18 aprile 2008 alle ore 03:47 ha detto...

passato e letto!rifletto

BlueRoad at: 18 aprile 2008 alle ore 06:08 ha detto...

Sono parole che non vanno solo lette ma anche toccate...



Un saluto al volo anche se non ho le ali...

Nevelar at: 18 aprile 2008 alle ore 16:05 ha detto...

Dove sei?

Un bacio

Nevelar

Borea at: 19 aprile 2008 alle ore 04:30 ha detto...

...pensiero...

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