E così stavo lì. In un punto. Sui bordi sfumati di un sogno.
"There was a time... I was everything and nothing all in one..."
A beacon on the bay. Una baia. Un incanto che si disegnava agli occhi dietro la curva di un sentiero. Con la lingua del caldo che scivolava sulla pelle. E una canzone nel cuore ad accarezzare gli occhi col fiato di un'emozione.
Stavo lì, tutta la natura intorno.
Thailandia.
A passi di sogni, interrotti. Tra meraviglia e sensazioni sparse.
Io, un'altalena di corda, un cane trovato per caso. Nel suo sguardo quello del mio cucciolo. Lontano mille miglia, distante un giro di 24h, ma l'impronta delle zampe tatuata nella mia anima ed il nasino umido ogni secondo vivo dentro i miei palmi.
Io e il rumore del mare.
Una barca, sospesa in un cielo arrovesciato.
Un'ancora a riva. Come una mano sulla spiaggia, a reggere il tempo, a trattenere l'onda, prima di una nuova traversata.
Una corsa, il vento, il cappello rotolato via. Dove le impronte sono brevi il tempo di un sospiro, per bere il mare.
Con la vita tra le braccia e venti fiocchi di nuvole dentro i sogni.
Il rintocco sacro. Vicinolontano, a solleticare le linee della mano, arrotolato in oro bianco tra le dita.
Era l'oriente del mio sole.
Dove sale il mio respiro. A ponente dalle emozioni, sotto l'arco di un abbraccio.
In punta di piedi, ad ascoltare l'urlo più vero della marea dietro i raggi di carta di una luna di schiena.
Koh Pangan.
Mani congiunte, capo chino, un sorriso: sawwaddi... khob khun.
"Cobncaan" sull'inizio di un nuovo giorno nell'isola del sorriso. Un'insenatura curata d'orchidee e silenziosa sensualità. A piedi nudi e occhiali scuri, il mattino con le ore storte e le note stonate, sino alle notti a lume di candela, chilli, cherry, chicken and fish barbecue. A piedi nudi, in riva al mare a contare spiccioli di bath tra le stelle, per il fuoco volante, una lanternina a toccare il cielo. L'innalzamento dello spirito, o qualcosa del genere, mi è stato mimato.
Ma soltanto sogni belli, dentro gli occhi.
Da infilare nelle tasche della povertà.
Cruna e filo, prima dell'alba.
Quando al mattino si sveglia, col sapore della notte in bocca. Quando il sole scopre gli angoli rimasti all'ombra dell'euforia, assopita sul guanciale della luce. Soltanto sogni belli ai bimbi seduti sui marciapiedi di un mondo che passa, guarda e va. Alle ragazze con le illusioni vestite di un'assurda realtà, tra le mani degli occidentali, mani di vita vissuta in mille altri mondi, per mille altri anni. Mani che si fermeranno il tempo di un respiro, il tempo di un battito di lenzuolo. Agli uomini con mille pesi sotto al sole, per una pannocchia, un gelato, un servizio ai turisti sdraiati davanti al mare. Soltanto sogni belli... e rintocchi di azzurre realtà.
Il trolley, la nave, il vento, le isole, il mio libro. Rent a bike, un motorino, un sorso d'acqua fresca, la gasolina a bordo strada, dentro una bottiglia di plastica. A dare gas until the waterfalls, in elephant trekking.
E qualche riga dopo quello stesso libro aperto in spiaggia, ho chiuso gli occhi lungo il viaggio di ritorno. Scivolata in una tasca dal fondo bucato, fuori dall'oblò dei sogni. A 10mila metri di altezza, Alice all'incontrario, in ostaggio nel paradiso degli Emirates mi sono commossa ed esaltata per un "2012", divertita da "Couple Retraitment". Sopra le nuvole, accanto al sole.
Tra le mani e dentro gli occhi il bagaglio di un mondo nuovo.
Visi, volti, paesaggi, vie, ricordi ed impressioni, dentro me coesistevano nel caos, in un ballo incrociato.
Ci sono giorni che collezioni conchiglie nuove. Altri canti sulla riva del tempo.
E poi ci sono giorni, altri giorni, a riprendere il racconto del firmamento. Il tragitto delle scie invisibili, da una stella all'altra, con le dita. Per tornare a ritrovare i momenti di sempre, dipinti d'emozioni ed attese diverse.
Siamo tutti zingari dentro una folle corsa, per i prati verdi della vita.
E... si continua a ripartire, ritagliando scatti da uno scorcio all'altro, tra sorrisi lasciati per le vie del mondo.
...Takes your breath away...
2 commenti:
gemina mia che bella sei :)
ho su qualche straccio di carta qualcosa di Antigua, pure io.
devo riordinare il fiume di emozioni che scorre dentro me.
o forse no.
le lascio fuoriuscire così, come vengono, frutto dei miei ricordi.
mi piacerebbe sfogliare le tue foto, le tue mille foto.
ti stringo,
forte.
gemi
Viaggiamo tutti i giorni con il nostro pensiero, anche tu viaggiavi col pensiero verso il tuo cucciolo mentre il tuo corpo era in viaggio a mille chilometri di distanza.
E si viaggiamo tutti i giorni spesso con la mente appunto e raramente anche con il corpo, ma ogni viaggio è nutrimento indispensabile.
Viaggiare poi in luoghi così lontani da noi ci fa aumentare la consapevolezza che poi siamo solo un pezzettino di un puzzle multicolore. un puzzle che poi è il fantastico mondo che abitiamo.
Bellissimo questo tuo pezzo :)))
Un abbraccio cara streghetta Smack!
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