D'anima e musica

martedì 19 ottobre 2010




Come il primo istante
che redime il sale al mare,
quando la marea aleggiando incauta
spoglia l'ultimo scoglio della sera


io ascolto ancora la pioggia
con le scarpe dal fondo sgualcito
sull'angolo dei venti asciutti
e spenti dal tempo scordato al fiato


Inerte al selciato, come la prima foglia
di un autunno ripiegato a memoria
nelle linee dei passi in canto, scorte
sul volto estraneo di un passante


-chiuso dentro il primo treno-


seguo l'asfalto, diastolico tra le ruote
di un sogno incrinato a bordo riviera
allineato alle mani, in tratti sparsi
che degli occhi intaglia il cielo.


Come ad arrestare l'ultima nota
tra solco e spina di un grammofono
prima di un tramonto che strina
ancorato all'amaranto della sera


E fermo le tue chiavi nella porta
in stanze disuguali agli specchi
eterea e indistinta ai tuoi approdi
con le dita sui profili dello sguardo


-appeso sempre al primo ramo-


4 commenti:

Franco61 at: 19 ottobre 2010 alle ore 07:09 ha detto...

Quando parli di poesia e poeti... devi guardare a te stessa ;)))
Belklissima!!!!
Buon pomeriggio bella streghetta!

CuoredAmore.. at: 20 ottobre 2010 alle ore 12:34 ha detto...

Adoro il Tuo Mondo.
Puro e candido come la neve*
Un sorriso..

P.S. ti ho scritto in pvt

Borea at: 21 ottobre 2010 alle ore 16:45 ha detto...


Keishia è Pura...
Keishia è Candida...
Keishia è Neve...
Keishia è...poesia in movimento...

LorenzoDevanne at: 3 gennaio 2011 alle ore 07:13 ha detto...

che dire, un'alchimia di eleganza e contenuto in questa tua poesia...
una serie di figure e scorci, disegnati in modo particolare dalle tue parole, intrecciate in versi...
e ci si sente avvolti
e ci si sente dentro..
è la magia della poesia..
della bella poesia...
della tua poesia..
ti abbraccio
Lorenzo

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