Anima ribelle seguo la musica dei miei pensieri isolata dal mondo che mi chiama, mentre fuori gelano i fiori e i fiocchi di neve si sciolgono sui marciapiedi, lievi sogni che muoiono al contatto con la realtà.
Hanno avuto il cielo, non resta loro che questa lenta discesa.
E io che vivo all'opposto rimango a contemplare, dolce e selvatica, il paesaggio dietro ai vetri mentre il mio fiato che lo appanna si interpone alla visuale. E' nebbia che mi discosta dall'incanto per darmi uno spazio per pensare... non mi lascio leggere ma mi comprometto per metà e disegno con le dita risposte che non so.
Voglio solo lasciarmi sfogliare dal vento che soffia impetuoso mentre impazzisco per l'intensità di uno sguardo che vorrei, appoggio le mani per trovare qualcosa che sia più gelido di me e socchiudo gli occhi con la testa sui miei ricami che piano svaniscono dal vetro. Travestita di me.
Troppe stelle sotto il cuscino, non metterò la testa a posto se prima non stipulerò un patto per odiare le complicazioni.
Allora strappami in silenzio.
Fallo con i denti, fallo e fammi male.
Perchè io so farlo bene.
Non permetterlo, non lasciare che queste parole possano trovarsi in un silenzio fatto di preghiere inutili.
Lascia che riordini le stelle, mentre ascolto appoggiata alla finestra il mondo fuori che muore di niente. Mentre non sento il cuore, congelato all'istante, sinistra danza su un oceano tempestoso.
Voglio sentirmi vivere al massimo.
Voglio rompermi i timpani con il concerto dell'amore quando calcherò le note su questo piano per dare il ritmo giusto al respiro che cresce...
Allora sì.
Amerò.
Hanno avuto il cielo, non resta loro che questa lenta discesa.
E io che vivo all'opposto rimango a contemplare, dolce e selvatica, il paesaggio dietro ai vetri mentre il mio fiato che lo appanna si interpone alla visuale. E' nebbia che mi discosta dall'incanto per darmi uno spazio per pensare... non mi lascio leggere ma mi comprometto per metà e disegno con le dita risposte che non so.
Voglio solo lasciarmi sfogliare dal vento che soffia impetuoso mentre impazzisco per l'intensità di uno sguardo che vorrei, appoggio le mani per trovare qualcosa che sia più gelido di me e socchiudo gli occhi con la testa sui miei ricami che piano svaniscono dal vetro. Travestita di me.
Troppe stelle sotto il cuscino, non metterò la testa a posto se prima non stipulerò un patto per odiare le complicazioni.
Allora strappami in silenzio.
Fallo con i denti, fallo e fammi male.
Perchè io so farlo bene.
Non permetterlo, non lasciare che queste parole possano trovarsi in un silenzio fatto di preghiere inutili.
Lascia che riordini le stelle, mentre ascolto appoggiata alla finestra il mondo fuori che muore di niente. Mentre non sento il cuore, congelato all'istante, sinistra danza su un oceano tempestoso.
Voglio sentirmi vivere al massimo.
Voglio rompermi i timpani con il concerto dell'amore quando calcherò le note su questo piano per dare il ritmo giusto al respiro che cresce...
Allora sì.
Amerò.
"dicono che il cielo
ti fa stare in riga
che all'inferno si può far casino..."