Mi assomiglia
quella rosa in mano
a nascondere le paure
in un alito di profumo,
con la spina del vento,
tra sogni fragili
di petali e nembi
ed occhi nei tagli
a parafrasare di me,
scomposta allo specchio,
il volto che mi guarda
da un mosaico delatorio:
E' l'anima che mi resta
quando la bufera
schioda i garofani
le sere di una festa
col mare nei sacchi
del tempo sparso
Mi assomiglia
il passo dell'ombra
sull'esodo del sole
che strappa in canto
il grano del tempo
E mi trema il silenzio
nel capoverso in attesa
al crocevia del cielo
mentre slaccio in volo
in echi d'aroma rosa
corolle di ricordi