Solo Con Gli Occhi

venerdì 6 giugno 2008

Stretta sotto un velo
vibra e poi soffoca
un "misero" pensiero
 
Nascere donna
e vivere il tempo
solo con gli occhi.
 
Un tramonto di cera
sul nido dei silenzi
tra i respiri ferrosi
 
nella ruggine di un giorno.

 
E poi la nuova prigione
domani spiomberà in fretta
anche le mura materne,
 
quelle che dei sogni
reggono il sottile cielo,
quelle che ad ogni alba

perseverano nell'ombra:
 
-Le Sue Speranze-Dietro una grata
sfatta di stoffa.
 
Ha lividi del male
dove il castigo
di una religione
 
ha battuto sulla carne.
 
Ha paura di vedere
cosa sarebbe
se un colpo di vento

sollevasse quel velo.
 
Nooria
chiude gli occhi
e spegne al "volto"

anche l'ultima luce.


21 commenti:

passaggisegreti at: 6 giugno 2008 alle ore 04:58 ha detto...

Le tue parole come sempre sono pure piacere ...

Le tue poesie sono sempre bellissime, e con il tempo, migliori :)

"Nascere donna e vivere il tempo

solo con gli occhi" è poi una splendida immagine !!

Ti lascio un abbraccio forte cara amica mia :*

soleado at: 6 giugno 2008 alle ore 05:30 ha detto...

solo con gli occhi...si siamo noi....sento senza bisogno d avere occhi ...un saluto elisa

58aiegil at: 6 giugno 2008 alle ore 05:54 ha detto...

al di là della religione

e di una geografia che allontana anche i problemi altrui,

la tua poesia si adatta ad ogni donna.

chi vive costretta entro altri schemi...

chi dietro un velo.

per tutte colore a cui resta solo il ricordo della libertà.


Ligeia

xxnecrodaimonxx at: 6 giugno 2008 alle ore 06:01 ha detto...

Non è vero che i tuoi versi sono spari senza mira.

Arrivano dritto al cuore e spargono i loro frammenti nella carne, sempre.


Grazie del passaggio, Frà.

aria1980 at: 6 giugno 2008 alle ore 07:52 ha detto...

Bel blog,complimenti!!:***

anonimo at: 6 giugno 2008 alle ore 08:23 ha detto...

una poesia splendida Francesca... piena della tua sensibilità... quella chiusa fa molto pensare... ti abbraccio cuccioletta... un megabacio sulla MI-RO... Marco...

Ulysses54 at: 6 giugno 2008 alle ore 10:36 ha detto...

Hai una bravura compositiva davvero invidiabile, sai cesellare e dare il giusto ritmo. Davvero encomiabilie. Un abbraccio

Borea at: 6 giugno 2008 alle ore 12:54 ha detto...

...riesci a dipingere una realtà fredda con colori caldi...e la stessa realtà sembra trasformarsi, espandersi, ampliarsi dietro pieghe e veli nascosti che improvvisamente di scoprono e mostrano...


...

Grazie per le tue parole ma...le tue hanno un colore in più...quello che solo una donna può avere...

baronerosso1 at: 6 giugno 2008 alle ore 13:18 ha detto...

...intensa e straordinariamente bella poesia sociale con cui gridi una denuncia tesa a fare esplodere sbigottiti sentimenti di un avvilimento per determinate condizioni tuttora dominanti in talune aree geografiche, ma soprattutto religiose, in danno della Donna...

Apprezzo e condivido il tuo pensiero...

AlmostMe at: 6 giugno 2008 alle ore 14:05 ha detto...

che bello il tuo sottofondo francy...:)oggi è stata una giornata dura...odio queste giornate

StreGattaBlu at: 6 giugno 2008 alle ore 15:25 ha detto...

Lasci tracce indelebili di riflessioni in ogni tua poesia.

Che tu sia immensa lo sai, che ti voglio bene lo sai? Si lo sai ;)

Ti abbraccio forte.


anna

rudomont at: 6 giugno 2008 alle ore 18:49 ha detto...

Ciao Francy, le tue poesie di denuncia sono un mirabile ricamo di cruda realtà e rispettosa delicatezza che si intersecano creando una trama poetica che rivela una grande sensibilità d'animo e una mirabile capacità espositiva. Complimenti e grazie ancora per i tuoi commenti.

Buon week-end

Un abbraccio...

Nevelar at: 7 giugno 2008 alle ore 16:52 ha detto...

Meraviglia...

Un bacio

Nevelar

AlmostMe at: 8 giugno 2008 alle ore 04:31 ha detto...

Buona Domenica!!!!

erremme at: 8 giugno 2008 alle ore 04:45 ha detto...

sul mio blog un invito..

roberto

danielemosca at: 8 giugno 2008 alle ore 05:07 ha detto...

dolce e struggente..ma con tutta la passione che serve..

ilavi at: 8 giugno 2008 alle ore 11:39 ha detto...

Un velo che metaforuicamente si adatta ad ogni donna che è costretta a vivere in situazioni di oppressione, fisica o morale o mentale.


L'essere donna è sempre stato difficile. Col velo o no


Sempre immensa, Francy


Ti stringo


dora

isher at: 9 giugno 2008 alle ore 01:06 ha detto...

... la condizione della donna nell'Islam più oscurantista.

Un plauso per il tema sociale, per il testo, per l'ispirazione che si percepisce. Bello anche il "gioco di parole" tra la chiusa in cui si cita l' "ultima luce" ed il nome "Noor" (che in arabo significa appunto "luce"). Brava!

Ciao

soleado at: 10 giugno 2008 alle ore 04:54 ha detto...

niente può essere celato...allo sguardo dei nostri occhi..........

anonimo at: 26 giugno 2008 alle ore 19:07 ha detto...

Nooria ha tante cose dentro di se come ogni donna, lei non può parlare ma sei tu che le dai voce. Non è la religione, ma la condizione, un tempo la religione cattolica negava persino che le donne avessero un'anima. Scrivi cose che rimangono.

Aldebaran l'incredulo

ameya at: 1 settembre 2008 alle ore 16:45 ha detto...

ciao trovo molto delicato e femminile il tuo blog

un saluto

ps ma con chi sei arrabbiata così tanto?trapela qua e là..

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