Sedici e Venti

mercoledì 3 dicembre 2008

E c'era la neve
quel giorno
col manto di marmo
nel volto del gelo


a passi spenti
dentro il ricordo
dalle lacrime
a grani di cristallo


Gli angeli accanto
tagliavano le mie vene
e mi chiedevano
silenzi senza senso


Nell'avanzo dei respiri
svuotata dai tuoi occhi
annegavo per la strada
che hai costruito


TU


Dentro il mio inverno
dietro al cancello


alla soglia degli anni
di piombo e guerre


Dentro l'amore
senza tempo da salvare


in quel soffio d'aprile
di capelli da smuovere


Dentro i miei polmoni
di vita da vivere


tu


senza mai gabbiani
liberi sopra al mare


dentro le foto
nei sorrisi da bere


Ora
che ne sarà
di un altro Natale


a candele spente
inchiodate all'altare


con le mie parole
appese alle cerniere
per le mani che non ho


 



-ai miei occhi celesti-
per sempre
in me
con me
dentro me,


ciao nonno







10 commenti:

AnimaePartus at: 3 dicembre 2008 alle ore 13:06 ha detto...

dire che questo tuo componimento è struggente, è dire poco. ho ancora i brividi. non posso far altro che ringraziare il mondo per aver conservato ancora un pò di sensibilità. ciao.

Borea at: 3 dicembre 2008 alle ore 16:15 ha detto...

...quel "ieri" che diventa "oggi" che s'intreccia con la memoria dei pensieri presenti...

Ecco che la neve sembra tracciare con i suoi fiocchi i frammenti di memoria che si ricompongono, immagine dopo immagine, ricordo dopo ricordo, sguardo dopo sguardo...in quell'ultimo gesto...in quell'ultimo tocco...in quell'ultimo sorriso...per chi sta ora iniziando un nuovo e meraviglioso viaggio...si, un nuovo e incantevole viaggio...

...si, così...

...semplicemente così...

...

"Ciao Nonno"

...

DarkVenom at: 5 dicembre 2008 alle ore 06:32 ha detto...

Buon Pomeriggio'


Buon Venerdì


Già hai esattamente ragione concordo in pieno con te


Un buon week end

isher at: 5 dicembre 2008 alle ore 07:08 ha detto...

... sempre bellissime e dolci le Tue composizioni.

Ciao

rudomont at: 5 dicembre 2008 alle ore 19:03 ha detto...

...la nave dei ricordi

che profuma d’inchiostro,

di banchi di scuola,

di nonni, di natale...

(Sette navi - Rudomont)


Spesso il Natale annega nella tristezza dei ricordi soprattutto quando i nonni non ci sono più..

Un caldo, tenero, abbraccio



Temporalestivo at: 6 dicembre 2008 alle ore 04:14 ha detto...

mi capitava di pensare a te principessa e mi pareva di non vederti più in giro. Così t'ho cercata su google e non puoi che essere tu, ho riconosciuto lo stile

Solo per un saluto affettuoso

gigi

hariseldom at: 6 dicembre 2008 alle ore 16:56 ha detto...

La neve conserva le impronte non le parole. Ci ritroviamo soli di colpo e succede che vorremmo fare e dire tante cose che non abbiamo fatto prima. Una carezza, un sorriso, una parola. Non tu, tu a tua nonno hai dato tutto quello che potevi e quando non hai potuto più fargli un sorriso gli hai regalato questa poesia.

anonimo at: 11 dicembre 2008 alle ore 06:19 ha detto...

gemina, sei stupenda.

tu, nella tua sensibilità estrema,

che mai ho trovato in nessun'altra persona.

tuo nonno ascolterà per sempre il tuo cuore da lassù e sarà per sempre orgoglioso di te.

ti stringo forte tesora.

mi manchi gemi.


ti adoro di bene.


gemina

honej at: 15 dicembre 2008 alle ore 06:52 ha detto...

( * )

occhichiari72 at: 8 gennaio 2009 alle ore 15:36 ha detto...

questa mi colpisce profondamente e mi fa pensare ancora più intensamente a mio nonno, tanti anni son passati ma la ferita e anche i bei ricordi sono vivi in me, era come un padre..

un abbraccio

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