D'aria il respiro di mantice
smuove lievi ali sorde
dal bandoneon sulle gambe
diatonico tra le pieghe
a sud da quello sguardo
che segue solo me
io che più non posso
differirmi in questo tango
inguaino la mia vita
nei lungomari in assolo
Sfrigolate in prosodie
tra i registri acuti
e refrain sincopati
d'arcolai e filatrici
scalinano partiture
in un dialogo di mani
e volti sulle spalle
a quattro quarti di sole
su tacco milonguero
~Torme di Pathos~
e il lunfardo
nella tangueria
est l'envers
de lo que usted piensa
dentro de mi alma
arrêtée au seuil
de la media luna
lascio gomitoli di strofe
dipanarsi tra quei passi
e una musica popolare
ad orchestrare il mio tempo
~