"vado per la tua strada come per un fiume,
vado per il tuo corpo come per un bosco,
come per un sentiero nel monte
che in brusco abisso finisce..."
Octavio Paz
*settimana a tema ParolArte
Vado per il tuo corpo
tra il sangue e lo strazio
di cercare tra le vene
e il fiato scordato
qualcosa che suona
la forma del mio nome
Vado per il tuo corpo
e sfioro labbra spente
in silenzio di parole
che nei giorni ho spostato
come scatole di latta
rotolanti per la via.
Vado e non mi accorgo
che il respiro mi è caro
e la vita s'insinua
tra le linee del palmo
soffiato da un tempo
in tregua continua.
Vado e l'ore
raccolgono di me
un cammino oltre sera
oltre mare entro barriera
dove non è notte
e neppure alba
ma un orizzonte che nasce
in nebbie a profilo di te
3 commenti:
penetrare fra le distanze di un corpo, tra quegli sguardi che nutrono amore, danzando confusi fra refoli di vita. Passi di un amore che gioca a nascondino fra la realtà di ieri, muto orgoglio di un bacio che vive ad ogni bussar di labbra.
Incantevole come sempre, è un gran piacere leggerti.
stupenda questa tua, sempre incantevole :)
ps: non riesco a postare qui la poesia :(
Il tuo passo era lento
piccola nel tuo animo
straziato dalla note
Il tuo sogno era intatto
fermo sul baratro di luce
e il male che ti rincorre
in un vortice di luce
nel tempo che nasconde
in tutto quello che vedo
Sei nell'istante
nella notte intera
sei sempre presente
il tuo passo era forte
inesorabile come l'alba
che aspetta di dare vita
al sole che sei
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