Nel guscio spoglio di un giorno
venato di sole e spillato
dall'alito sottile di un richiamo
ch'è possente vento sulla pelle
navigo l'emorragia d'emozioni.
E non è il nero inchiostro
a scrivere di me la metà
ma notti di lune liquide
e lingue di mari perduti
nel solco dei lidi delle sere.
Sono noci di favole brulle
strette tra dita ferrose
nei cigolii di un'altalena
che svuota tempo al cielo
Sono nuvole nelle stanze
dei riflessi di una pozza
dove si specchiano a tratti
due occhi persi nei passi
sulle vie languide di pioggia
Ed è la polvere di un angolo
ad indossare una spettrale veste
luci sul soffio ed eroina di stelle
la voce del niente che si ri-posa
sul bianco sospiro dell'anima assorta
4 commenti:
"Ed è la polvere di un'angolo
ad indossare una spettrale veste
luci sul soffio ed eroina di stelle
la voce del niente che si ri-posa
sul bianco sospiro dell'anima assorta"
...parole che disegnano un mondo, il tuo mondo sempre così meraviglioso, pieno di colori, di note e di melodie...
Un mondo, si, con tutte le stelle!
superba, ogni volta che leggo il tuo poetare rimango assorto nella contemplazione, mi perdo in questi passi di vetro che rompono la fragilità di un'esistenza, fra uno spiraglio di sole e un refolo di vento che sposta un pensiero di ieri fra una goccia di candore.
Sempre più affascinato!!
Un caro abbraccio.
Nella tua anima c'è un'incontro di emozioni che accecano il cielo, sei fantastica Francy,
tvb
Leonilde
Titolo centratissimo per una cascata di versi pregni d'emozione
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