Mani a fiumi

domenica 22 novembre 2009


E di mani s'intarsiava
il lento destino a divenire
fiaba corrugata a mezzo sole
nell'astro fermo sul giro delle ore


perchè non respirava,
la bellezza d'essere uno
nei tanti che si era
a mani a fiumi e fiumi a mani


a specchi divisi in sguardi, assenti
e sì presenti, nell'intreccio parlato
dal sussurro sfiorato appena
chiuso nel palmo, imbroccato di silenzi.


E di pelle s'inarcavano
brividi spezzati sui pavimenti
e sospiri tra le dita, a labbra recise
sul muto sentire di lingue in danza.  


Non bastava il tempo
del giorno che geometrico spegneva
gli urlati sensi imperfetti
nell'alcova buia dei risvegli


-di un amore che mai è notte
all'imbrunire dei miei sogni-

3 commenti:

Franco61 at: 22 novembre 2009 alle ore 03:09 ha detto...

Rileggo questi tuoi versi carichi di dolcezza e sensualità con piacere.
Un abbraccio grande e buona domenica Francesca :)

Franco

maxilpoeta at: 22 novembre 2009 alle ore 16:15 ha detto...

sapore di seduzione fra queste carezze di versi e arte raffinata.

Quando voglio leggere della vera poesia apro il tuo blog, sei una delle rare Poetesse che vale la pena di leggere ogni volta con il cuore in mano.

Un caro abbraccio.

Borea at: 24 novembre 2009 alle ore 02:44 ha detto...

...quando la danza dei sensi diventa la danza delle parole su quella sinfonia chiamata amore...è ouverture!

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