E' lembo docile di vento
l'affilata aderenza che mi fai
quando abile è la musica
in piume e ritagli di cielo
a svestirmi l'anima
Sono lenti gli occhi
in corde di trazioni insonni
nel grido afasico dell'albeggio
di labbra, in spire e sale
sulla bocca dell'ardore
...ch'è muta palma, bianco fiore
sabbia in volo, sparsa sulle ali
e sulle mani, slegate in mari
nei nidi persi in altri cieli.
E' un soffio incauto
il canto retrivo tra le dita,
note sflautate dall'antifonia
di elemosine che il tempo
stringe in battiti di ciglia
E' di occhi bendati
il senso che di te sento
di spilli in punta sul palmo
e parole in dune di ritorno
incernierate a mezzelune di silenzio
9 commenti:
Poetessa sublime...
Grande Francesca :))
Anche tu sei diventata molto brava.
Per fortuna la maggior parte di noi non conosce l'analfabetismo dell'amore.
La lentezza può essere un privilegio quando si attarda sul corpo del tempo inghiottendone ogni piccola vittoria vertiginosamente appagata e conquistata: una sensazione di libertà che congiunge e rende due in uno, che non sconvolge ma che induce talvolta verso spazi dove nessuno può accedere.
Versi sublimi
Ammirato
Passo e rileggo questa splendida composizione
con un gesto di stima, di affetto e di simpatia
un sorriso
passo per un caro saluto
ripasso per un caro saluto
AUGURI!!!!! :))
Bellissimo il tuo blog anche qui!
Sono riusciuto a importare i miei due
http://francolimbardi.blogspot.com/
http://francolimb.blogspot.com/
Tu sai che ti adoro.
Adoro la tua poesia, da sempre.
Non mi stancherò mai di leggerti. Anzi mi era mancata!! :)
Un bacio Fra!
L'amore chiude gli occhi per meglio spaziare dentro l'anima, apre le ali per planare dove sa vivere l'emozione.
Ciao
Airon
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