martedì 20 giugno 2006


Fa caldo.
Troppo caldo. Sudo sul mio libro in tutti i sensi da quest'inverno. E adesso vado in conflitto anche con la temperatura esterna. Sono surriscaldata.
C'è che in un tempo senza tempo mi appendo ai pensieri e a quel che non dovrei. Voglio, ottengo e poi tralascio.


E' arrivato il film tanto desiderato... "indecent proposal", è stato appoggiato sul tavolino davanti alla tv in taverna e ci è rimasto a sbuffare di polvere. Il mio sguardo ci si posava sopra ad ogni passaggio lasciandogli in ostaggio anche i miei occhi... tutto inerme, impassibile.

Ma oggi ci sono arrivate anche le mani.
Ho realizzato. Mi sono ricordata che fino all'altro giorno avevo una foga incredibile di ripassarmi un certo pezzo del film, quello che fa così:



LUI (redford ): Balli?
LEI (moore): ....dovrei andare
LUI: Ricordo una volta, quand'ero giovane che stavo ritornando da non so dove, forse un cinema o qualcos'altro.
C'era una ragazza, che era seduta di fronte a me... indossava un vestito che era abbottonato... quasi fin quassù (indica il collo)...
Era la cosa più bella che avessi mai visto.
Allora ero timido; così, quando lei mi guardava, abbassavo gli occhi. Poi, dopo, quando ero io a guardarla, li abbassava lei.
Arrivai dove dovevo scendere... e scesi.
Le porte si chiusero.
E.... quando il treno stava partendo, lei... mi guardò negli occhi e mi fece un incredibile sorriso.
Fu terribile.
Volevo aprire con forza le porte.
Tornai ogni sera alla stessa ora, per due settimane... ma non l'ho più vista.
Questo è stato 30 anni fa. E non credo che passi giorno senza che io rivolga il pensiero a lei...
Non voglio che succeda di nuovo.
Solo un ballo.






Scena finale lei ritorna dal suo lui (harrelson)


avevo voglia di rivedere quel pezzo che mi aveva tanto colpito ai tempi.
Nulla da dire.
E C C E Z I O N A L E, sempre quella gran bella sensazione.


Soddisfatta me ne torno al torrido.

1 commenti:

hariseldom at: 20 febbraio 2008 alle ore 11:25 ha detto...

a volte capita di vivere un film sai? a me è capitato di vedere quegli occhi che lui descrive e ho aperto la porta di quella metropolitana. Guarda il nome che hai scritto, torna da lui lei...ci sono treni Keishia che ci passano accanto io non li perdo mai, anche se fanno male. Hai descritto un film, la vita, sei anche un critico cinematografico

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