Siamo quella voce
Siamo graffi sulla pelle
in questo vivere che ci ha preso
senza darci una ragione
in questo vivere che ci ha preso
senza darci una ragione
con le unghie sulla schiena
nell'attraversare il cielo
scuri come fiumi di notte
nell'attraversare il cielo
scuri come fiumi di notte
nel futuro che si fa presente
in questa lotta per avere
tutto prima e poi niente.
in questa lotta per avere
tutto prima e poi niente.
Siamo soli per le strade
dove non ci si può portare
perchè non c'è un limite
dove non ci si può portare
perchè non c'è un limite
-mentre guardi il mare-
E la notte è una canzone
che dimentica la sua alba
per cercarti nel buio
che dimentica la sua alba
per cercarti nel buio
senza trovare la tua voce
nè toccare
le tue labbra
con le mie,
vuote di parole
con le mie,
vuote di parole
io che ho sete
e verso lacrime nere
col trucco della festa
ad un lavandino che beve
e verso lacrime nere
col trucco della festa
ad un lavandino che beve
-i nostri pezzi di cuore-
per frantumare gli occhi
negli specchi eclettici
di quelle sere
negli specchi eclettici
di quelle sere
e poi ridere ridere
forse ridere ancora
e ridere
delle scie nere
forse ridere ancora
e ridere
delle scie nere
sul marmo
come sulla terra
come sulla terra
che ci accompagna
con mani di vento
verso una nuova guerra
con mani di vento
verso una nuova guerra
e ancora piangere
a capo chino
e pugni chiusi
a capo chino
e pugni chiusi
per la sconfitta
o la fine di un amore
o la fine di un amore
senza più una rosa
nè spine da donare
nè spine da donare
perchè noi
siamo la voce
di un silenzio
schiavo del dolore
di un silenzio
schiavo del dolore
13 marzo 2008
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